Origine e diffusione
Piccola razza originaria della Somalia. in Italia è solitamente detta Capretta Tibetana nonostante non sia affatto originaria di queste regioni. Introdotta in Italia al solo scopo ornamentale si è molto diffusa divenendo presenza costante negli zoo e nelle fattorie didattiche.
Caratteristiche morfologiche e produttive
Il colore del mantello può essere bianco, nero, marrone o pezzato con due o tre colori. Altezza al garrese 50-60 cm e peso medio degli adulti 20-30 kg. Le femmine sono leggermente più piccole del maschio. Corna generalmente presenti in ambo i sessi. Si accoppiano a metà autunno. Il maschio in quel periodo diventa molto odoroso per via di sostanze ormonali secrete assieme all’urina di cui si cosparge il pelo. 150 giorni circa dopo la fecondazione nascono i piccoli, uno nelle femmine primipare, 2 nelle altre. Rari ma non eccezionali i parti trigemini. Circa un mese prima del parto nella femmina cominciano a crescere le mammelle e qualche giorno prima del lieto evento la femmina si apparta isolandosi dal gruppo in attesa del parto. Il peso dei capretti appena nati varia dal chilo al chilo e mezzo.
L’allevamento
Nel nostro piccolo allevamento abbiamo circa 15 fattrici e un maschio: a primavera le femmine partoriscono da uno a due cuccioli e qualche volta capita di doverli crescere con l’allattamento artificiale in quanto la mamma può abbandonarli o non avere abbastanza latte.
In qualche caso disponiamo di cuccioli appena svezzati.